La qualità dell’olio che usiamo a tavola è fondamentale per la nostra salute.

Scegliere un olio extravergine sicuro è davvero importante.

“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene se non ha mangiato bene”

Questa frase di Virginia Woolf racchiude il tema principale di cui ti voglio parlare: per vivere bene è importante mangiare bene e per mangiare bene è importante cucinare con ingredienti sani e di qualità !!!!

Mi chiamo Bianca, sono dott.ssa in agraria e faccio la contadina a Pienza, in Toscana. Nella mia azienda produco Olio ExtraVergine di Oliva BIO ed in questa mail ti darò delle dritte per aiutarti a scegliere un olio EVO sicuro per te e la tua famiglia.

Nel mercato di oggi è facile restare confusi; i prodotti sono tantissimi e diversi tra loro per tipo di confezione, origine prezzo… Ci sono però degli indizi che se seguiti ti possono aiutare ad acquistare un oliosicuro e di qualità. Scopriamoli insieme!

Primo indizio: il tipo di confezione.

La nostra scelta iniziale deve cadere su oli contenuti in confezioni dall’aspetto integro e resistente, in contenitori di materiale idoneo a proteggerlo dalla luce e dal calore e che eviti contaminazioni dall’ambiente esterno. Devi quindi privilegiare nella scelta recipienti di alluminio o di vetro scuro. Un olio extravergine ben protetto dall’esterno mantiene molto più a lungo le sue proprietà benefiche; al contrario un olio esposto a luce e calore perde i suoi antiossidanti naturali molto più velocemente.

Secondo indizio: controlla scrupolosamente l’etichetta.

Le diciture che accompagnano un olio extravergine di oliva sicuro sono:
Denominazione di vendita: se non trovi scritto “OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente  dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici” non stai acquistando un olio extravergine, bensì un olio di oliva di qualità inferiore.
Luogo di origine: la dicitura ITALIANO ci dà la sicurezza che l’olio è stato prodotto nel nostro paese secondo regolamenti e protocolli nazionali. Se l’origine delle olive non è italiana il produttore è obbligato a specificarlo; preferisci sempre olio fatto in Italia con olive italiane!
Campagna di raccolta: indica il periodo in cui è stata effettuata la raccolta delle olive usate per la produzione dell’olio ad esempio per la campagna di quest’anno sarà 2020-2021. Se non è indicata in etichetta significa che l’olio all’interno è una miscela frutto di raccolte fatte in diverse stagioni.
Termine minimo di conservazione: la data entro cui è preferibile la consumazione è obbligatoria e corrisponde a 18 mesi dall’imbottigliamento.
Un olio di oliva extravergine per essere definito tale deve avere obbligatoriamente in etichetta queste diciture.

Ci sono poi ulteriori dichiarazioni che garantiscono non soltanto che quell’ olio è un prodotto sicuro, ma che ha particolari caratteristiche che lo distinguono dagli altri…Eccole qui!

Cultivar o Varietà utilizzate: le aziende produttrici con la presentazione di idonea documentazione possono dichiarare in etichetta le varietà di olive utilizzate per la produzione del proprio olio EVO. Ogni varietà di olivo conferisce all’olio colore, gusto e sapore diverso rendendolo unico e diverso dagli altri.
Certificazione Biologica: questa dicitura ti conferma che tutti i processi di produzione, dalla coltivazione dell’olivo fino alla molitura delle olive, sono stati effettuati con metodo biologico e garantiti da visite ispettive degli enti certificatori. L’agricoltura biologica si basa su tecniche agronomiche e produttive a basso impatto ambientale, senza utilizzo di prodotti di sintesi allo scopo di proteggere la biodiversità. Un olio biologico è quindi prodotto nel rispetto dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei consumatori.
Certificazione DOP: la sigla DOP sta per “denominazione d’origine protetta”. Il marchio DOP indica caratteristiche di qualità e gusto legate strettamente al territorio di produzione. L’olio è prodotto nel rispetto di uno specifico disciplinare dettato da un ente certificatore che si impegna a tutelare varietà di olivo, tecniche agronomiche e metodi di produzione tipici di un determinato territorio delimitato.
Certificazione IGP: la sigla IGP sta per “indicazione geografica protetta” e indica che l’olio è stato prodotto all’interno di uno specifico luogo o regione e che esprime caratteristiche tipiche di quel determinato territorio. Per ottenere questa certificazione una parte del processo produttivo e di trasformazione devono avvenire all’interno della zona geografica delimitata. Per l’olio extravergine di oliva esiste una sola certificazione IGP: l’IGP Toscana.

A questo punto possiamo finalmente scegliere l’ olio extravergine di oliva che vogliamo acquistare!!

Terzo ed ultimo indizio. La prova dell’assaggio.

Tornato a casa dopo l’acquisto ti resta solo una cosa da fare: provarlo!!
Apriamo la confezione e versiamo un pò di olio all’interno di un piccolo recipiente, come un bicchiere da caffè, e scaldiamolo tenendolo tra le mani; il profumo diventerà più intenso con il calore e ti permetterà di analizzarlo meglio. Se il profumo che senti è quello di erba tagliata e diortaggi freschi gli indizi seguiti fino adesso ti hanno portato sulla strada giusta! Manca l’ultima e la più importante prova da fare: assaggiarlo!
Se il sapore che senti è di fruttato, con un tono di amaro seguito da una nota di piccante hai la conferma che l’olio acquistato è un extravergine di oliva sicuro e di qualità.

Spero con tutto il cuore di esserti stata utile.
Se vuoi sapere qualcosa di più su come produco il mio olio bio e sul lavoro che faccio in azienda seguimi sui canali social 🙂

A presto,

Bianca Mascagni